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Andrea Brunini

  • La redazione
  • 29 lug 2020
  • Tempo di lettura: 3 min

Andrea Brunini di Borgo Mozzano, classe 1989 è cantautore, chitarrista, tastierista, improvvisatore e intrattenitore.

Gli piace paragonare una canzone a un'opera d'arte, immortale nel tempo: "una canzone è estro, sentimento, emozioni".

Quando tutti quelli dalle tue parti, che hanno il tuo stesso cognome, fanno i musicisti distinguerti non è facile. Andrea Brunini viene da Borgo a Mozzano, in provincia di Lucca. È nato in una zona dove l'arte e il bello li trovi come guardi fuori dalla tua porta. Cresciuto davanti al ponte della Maddalena (detto anche Ponte del Diavolo) e a due passi da Vagli, paese sommerso che puoi visitare una volta ogni dieci anni.

Crescendo in un posto del genere lo spazio per riflettere e contemplare quello che ti circonda ce l'hai impresso nell'anima. Così Andrea, studi di Ingegneria civile ambientale quasi conclusi, con due pubblicazioni scientifiche scritte con il suo professore, ha trovato la sua strada nella musica. Il primo impulso arriva dalla famiglia che già a 5 anni gli mette in mano una chitarra, che poi sarà il suo strumento principale anche se sostanzialmente è un polistrumentista, ma non è il momento giusto. Che invece arriva intorno ai 13 anni, il fascino delle prime band tra amici dove si mette dietro un microfono e inizia a cantare.

Dal Metal al super Dark, sono gli anni delle medie, con punte di inascoltabilità, crescendo arrivano la prime canzoni, in italiano, poi arriva fortemente la chitarra. A scuola ci è tornato, di recente, per incontrare gli studenti raccontando e incoraggiandoli a scrivere canzoni e comporre musica. Un'esperienza da ripetere, davvero di grande valore

DALLA PARTECIPAZIONE A SANREMO NEW TALENT AL LANCIO DEL NUOVO ALBUM

Il fantasy, la natura, le rune che arrivano dalle culture nordiche molto vicine ai boschi, hanno sempre rappresentato un grande fascino per Andrea. C'è chi la mattina legge gli oroscopi e chi le rune, che gli sono state regalate in forma di ossicini da una donna (una sciamana) a Stoccolma, nel corso di uno dei tanti viaggi. Perché il cantautore ha girato molto, armato di chitarra ed esibendosi ovunque: dai piccoli pub alla strada, incontrando persone e ascoltando storie e suggestioni soprattutto del nord del nostro continente. Pagandosi così il suo scoprire mete nuove. Andrea ha un grande rapporto con le cose fatte con le proprie mani, trasmessa dal nonno a cui era molto legato, che gli ha insegnato a costruire le cose di casa o a lavorare l'orto, in totale simbiosi con la natura.

Altre sue passioni sono i film, è un divoratore di cinema, ma anche di serie Tv. È uno sportivo, anche se in questi ultimi tempi la totale dedizione al suo progetto musicale l'ha un po' rallentato. I titoli dei suoi dischi, così come le canzoni e le loro parole, sono argomento di molta attenzione e dedizione. I temi ricorrenti come la luna o lo spirito del lupo (non a caso il suo logo) quindi più in generale la natura, se ancora non l'aveste capito. Il 2020 è partito con grande slancio guidato dalla produzione di Alberto Rapetti e il management Anthill che affiancano Andrea Brunini nel suo percorso artistico.

Discografia

2016 “Vietato calpestare i sogni”

2017 “L'isola dei giocattoli difettosi” seguito da un tour dove ha aperto in Italia e Austria i concerti di Kee Marcelo (ex Europe) e a Gallipoli al concerto dei The Giornalisti

2019 “Amore al tempo dell'università” presentato con “L'uniweb tour”

“Isole di plastica” è il nuovo singolo in uscita marzo 2020 il tema è quello inquinamento. Il nostro modo di gestire (male) trascurando cose che invece sono importanti, sprechi senza senso come buttare il latte. Ma non solo.

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