Gli ABISSO 04

BENG! DISCHI è lieta di presentare "CASA TUA" : l'Ep di esordio della band torinese ABISSO 04,

prodotto artisticamente da GIUSEPPE FIORI (REZOPHONIC) e in uscita venerdì 23 febbraio in cd e su tutti i digital stores.

La band si forma nel 2016 e si indirizza subito verso un'indie-rock di stampo cantautorale.

Dopo un paio di anni in giro per i palchi piemontesi, con aperture di rilievo ad ENSI e SAMUEL dei SUBSONICA, nel dicembre 2017 la band sceglie i BLAP STUDIO di Milano per registrare il proprio esordio, dopo una campagna di successo su MUSICRAISER, che ha consentito alla band di finanziare l'intero progetto.

Sotto l'assistenza tecnica di Antonio Polidoro e la produzione artistica di Giuseppe Fiori partono le registrazioni di "Casa Tua", un Ep contenente 5 brani con testi in italiano che vengono accompagnati da una miscela di indie e folk rock, che crea un ponte ideale fra gli inglesi MUMFORD AND SONS e il torinese BIANCO. Originale anche la collaborazione con lo Street Artist Emanuele Mannisi in arte Orma il Viandante che ha curato l’art work della copertina del disco.

Gli ABISSO 04 sono:

Simone Candeo: voce e chitarra

Giorgio Gamba: tastiere e cori

Mosè Morsut: basso

Paolo Bosa: batteria

Il giornalista Claudio Zonta ha fatto qualche domanda alla band:

• Quali sono le vostre influenze, ma soprattutto qual è secondo voi la particolarità del vostro modo di suonare?

• - sicuramente il mondo indipendente degli ultimi anni (Bianco, Thegiornalisti ecc) ma come sound le ritmiche e i cori sono influenzate dai Mumford and Sons, probabilmente si sente anche la passione per gli Oasis nel modo di cantare di Simone. Il suono come sempre nei gruppi emergenti è in continua evoluzione, nel disco ci ha veramente aiutati Giuseppe Fiori, il nostro produttore artistico, che ha saputo far uscire al meglio il sound che avevamo in testa.

• Come nascono le vostre canzoni? E gli arrangiamenti?

• - è fondamentale Simone, che prende ispirazione per scrivere testi e melodia dal suo vissuto di tutti i giorni, dalle sue emozioni e dalle sue esperienze. Di qui l'idea musicale formata da testo e da base armonica di semplici accordi, arriva in studio e prende forma attraverso il groove ritmico mio e di Mosè , e attraverso il sound moderno dei synth di Giorgio.

• Il vostro nuovo Ep Casa Tua, già dalla copertina sembra che non ci sia una casa propria…

• - Il senso di Casa tua è dimostrare che in realtà la propria casa è il posto in cui ci si sente bene. Noi ci troviamo bene nel viaggio, nelle esperienze che facciamo e che ci rendono quello che siamo, per questo la copertina raffigura due viaggiatori in partenza, in uno skyline che può ricordare Torino, il posto che da sempre ci accoglie e ci ispira.

• È un album in movimento… il viaggiare in molti modi, non solo da un punto di vista fisico o geografico…

• - si sentono canzoni anche diverse fra loro come suoni o come temi, alla fine in un gruppo di 4 persone ci saranno sempre 4 punti di vista differenti e 4 gusti diversi. Trovo sia bello che ci si venga incontro per costruire gli arrangiamenti e allo stesso tempo che esca l'anima più rock in qualche canzone e un’anima più ricca di synth in altre.

• Una domanda su una canzone: “Tieni stretto ciò che resta! ha un ritmo nervoso, esplosivo, ma anche trascinante… come se ciò che si cerca tenere stretto stesse per scivolare via… e si volesse correre a perdifiato per inseguirlo…

• - Tieni stretto ciò che resta racconta di due diverse storie d'amore contemporaneamente... È il classico paradosso di chi si allontana da qualcuno che gli va incontro e che cerca qualcosa che sa di non riuscire ad avere e che gli fa solo del male. Infatti la canzone vuole essere quasi un inno che rimprovera... o una supplica: "Ora credimi fratello lascia andare ciò che è male". Vuole essere un messaggio di razionalità: teniamoci strette le cose che sappiamo di avere e che possono solo farci del bene. Ricordiamoci che in amore vince chi resta. Sempre.