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LE PICCOLE MORALI DI UN COMPOSITORE SILENTE

  • Marco Marini
  • 9 dic 2015
  • Tempo di lettura: 2 min

Cap 9

Un'altra famiglia musicale molto difficile che ha sfidato milioni di strumentisti è senza dubbio quella dei generi latini, dove sono comprese musiche tipo la salsa, il merengue, il ragueton e altri interessanti e caldi generi. Tutti questi fratelli hanno una costante che li accomuna tra di loro: il ritmo. Esso, infatti, è particolarmente diverso dal ritmo europeo a cui Marco era abituato, ed è anche il motivo per cui questi tipi di musica esotica affascinavano il nostro compositore. I generi latini nascevano nelle terre del sud America, che erano ambienti molto spartani e quasi selvaggi: la concezione ritmica di chi abitava queste terre era molto sviluppata. Non concepivano il solito ritmo in 4/4 formato da 4 batteri uguali tra di loro, come facevano gli europei. Al contrario il loro ritmo era basato sulle clavi, sul Montuno, ricchi di controtempi ,batteri in levare e accenti. Questa propensione li portava a creare brani ritmicamente più elaborati e difficili, in 15/16 o in 21/8 per esempio. Questi generi sono sicuramente le sfide più accese per i percussionisti più bravi che cercano qualcosa di stimolante da suonare. Non solo il ritmi sono complicati, ma anche la varietà di strumenti che si possono usare in uno stesso brano di questo stile è ampissima: dai bonghi ai legni, dai campanacci ai triangoli. Alcune percussioni specifiche hanno bisogno addirittura di corsi di laurea che durano 5 anni per poter essere suonati decentemente. Avere una varietà così vasta di percussioni da suonare in un genere latino è indispensabile: infatti più strumenti un percussionista possiede, più suoni e accenti può dare al brano per poterlo colorare al meglio. Non sono le armonie complicate a rendere questi generi così accesi, ma sono i rumori prodotti nel modo giusto al momento giusto a fare la differenza. Quando Marco sentiva uno di questi brani, nasceva dentro di lui un senso di dinamicità e di movimento pronta ad esplodere. Trasmettono inoltre una voglia quasi irrefrenabile di ballare, con il loro ritmo energico. È un genere quasi fatto apposta per poter essere riprodotto nelle feste: infatti alcuni ritmi della Salsa, per esempio, vengono in parte copiati da molti brani riprodotti nelle discoteche di oggi, con la differenza che gli ultimi citati vengono resi più moderni dal l'aggiunta di strumenti "non acustici". Basandosi su questi ritmi, Marco avrebbe voluto sperimentare almeno un brano formato da sole percussioni: nessuno strumento che avesse cantato, nessuna armonia. Solo ed esclusivamente percussioni. Magari non era convenzionale, magari esisteva già e magari era anche poco orecchiabile. Ma sarebbe comunque valsa la pena di provare, semplicemente per godersi il momento della composizione senza pensare poi a come andrà a finire l'intero progetto. Perché non c'è niente di più bello per un compositore di esaltarsi vedendo un proprio progetto prendere forma propria.

 
 
 

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