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LE PASSERE SOLITARIE: Liberamente tratto da “I monologhi della vagi

  • Laura Mannina
  • 4 ott 2015
  • Tempo di lettura: 1 min

Qui abbandoniamo i miti, la vergogna e la paura.

Qui possiamo esercitarci a pronunciare la parola, perché, come sappiamo, è la parola che ci spinge avanti e ci rende libere. Le donne che si alternano sul palco parlano, attraverso vari monologhi, di loro stesse e della propria vagina, toccando diversi temi: sesso, stupro, amore, mestruazioni, masturbazione, orgasmo e così via. E’ un buon modo per sperimentare quello spirito di conoscenza di sé e di libertà che altrimenti resterebbe inaccessibile. L’idea è di far prendere coscienza di sé alle donne e di avvicinare gli uomini ad argomenti che sono ancora considerati tabù. Si cerca di dare il giusto nome alle cose. Si parla di “vagina” e non di cosina. Le donne protagoniste di questo spettacolo sono molto diverse per età, provenienza, carattere, vissuto ed ognuna di loro racconta la propria storia. Parlano della vagina perché ciò di cui non si parla rischia di diventare un segreto, e i segreti spesso creano vergogna, paura e miti. Parlano della vagina perché un giorno o l’altro sarebbe bello sentirsi a proprio agio pronunciandola, e non vergognarsi o sentirsi in colpa. Lo spettacolo parla di vagina perché vogliamo che la gente reagisca, perché vagina non è una parola pornografica; anzi, è un termine medico, una parola che serve a indicare una parte del corpo, come gomito, mano o costola. Le musiche che accompagnano i monologhi rafforzano e sottolineano gli argomenti trattati creando una serie di immagini ricche di emozioni e atmosfere .

INTERPRETI:

Cristina Del Tin (ginecologa, hippy, universitaria, dark) e Gaia Petozzi (scrittrice, anziana, ipocondriaca, divorziata, ragazzina).

CONTATTI

CRISTINA DEL TIN: 3408989441 GAIA PETOZZI: 3351818767

MAIL: lepasseresolitarie@gmail.com

 
 
 

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